Il vino di visciole, un’antica tradizione. Il Vino di visciole Sollucchero del dottor Giuseppe Polchi. Di Fabio De Raffaele (CUCINA&VINI)

Bottiglie_prodotti1-Copia-300x166Vino di visciole, o visner, è un’antica tradizione degli abitanti dell’Appennino umbro-marchigiano ed è prodotto in due diversi modi che hanno come base i frutti del Prunus cerasus (visciolo o amareno) e quelli del Prunus marasca (marasca). La prima prevede una preparazione di uno sciroppo di visciole e zucchero cui va aggiunto il mosto, per l’altra invece, bisogna far macerare le visciole nel vino dove si è aggiunto lo zucchero. La ricetta era conosciuta molto bene dal dottor Giuseppe Polchi, farmacista di Pietralunga (Pg), che già dall’inizio del Novecento lo produceva mantenendo inalterate tutte le proprietà salutari del frutto. Oggi quella ricetta rivive per merito di Nicola e Fabrizia Polchi e ha un nome: Sollucchero di Monte Valentino. Una sapiente miscela di vino sangiovese, ciliegiolo, canaiolo e naturalmente visciole, che sono messe a macerare nel vino e sciroppo e successivamente premute, torchiate e in fine il ricavato filtrato. Si ottiene così un liquore a bassa gradazione, prodotto anche una versione Riserva, che, come recita la definizione del suo nome, dà: ‟…grande soddisfazione, compiacimento e godimento”. Anche lo spazio virtuale (localhost/sollucchero) è piacevole, perché ripercorre la storia della famiglia e pone in evidenza la genuinità del prodotto e le sue virtù salutari. In questo spazio si possono trovare anche i tratti salienti della sua degustazione e alcune ricette per poterlo abbinare e infine, una strizzata d’occhio al lato commerciale, dove si può acquistare.

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